giovedì 2 luglio 2009

SOUTHERN DRINKSTRUCTION-SOUTHERN DRINKSTRUCTION


TITOLO:SOUTHERN DRINKSTRUCTION
AUTORE:SOUTHERN DRINKSTRUCTION
ANNO:2007
GENERE: HEAVY/THRASH
RECENSORE:SENTENCEDSOUL

VOTO:7/10

Tracklist:
1.Vultur Mountain
2.My Only Words
3.The Cursed Track
4.Suck, Duck, Truck, Fuck
5.Southern Drinkstruction

Ehi biondo! Lo sai di chi sei figlio tuuuu? Sei figlioo di una grandissimaa putt...

Si apre così l’EP dei romani Southern Drinkstruction, con la scena finale de “Il buono il brutto e il cattivo” del maestro Sergio Leone, troncata poi dall’arrivo della chitarra che spazza via l’intro. Così come non ci sono dubbi sul fatto che la mamma del biondo abbia tanti amichetti tanto meno ce ne sono sul fatto che questi romani spacchino di brutto!
Questo EP di 5 pezzi è infatti un ottimo antipasto che la band regala alla scena nostrana, ottime capacità tecniche e buone idee, il tutto affogato in un bel barilotto di birra per rendere il tutto più dannatamente true!
Formatisi nel 2005 i Southern Drinkstruction giungono alla stabilità di line up nel 2007, anno di produzione dell’EP in questione, con Ordnal alla chitarra, Eddie alla batteria e Bastard alla voce; in veste di ospite al basso Cinghio degli Orange Man Theory.
Passiamo ora ad analizzare il tutto con un track by track:
L’iniziale Vultur Montain attacca con un riff granitico e massiccio come nella migliore tradizione Black Label Society, pochi secondi e il pezzo esplode con la brutale voce di Bastard, i rintocchi del doppio pedale di Eddie scandiscono il ritmo di questo ottimo pezzo, che riunisce in se parti di grezzo heavy metal alternate a sfuriate thrash in cui Bastard incalza sempre di più Ordnal. Come inizio davvero niente male!
Un tempo cadenzato introduce My Only Words, giusto il tempo di rifiatare un po’, gustandosi la voce che in questo pezzo diventa ancora più cupa e cavernicola, da lì a poco il pezzo riprende vigore e velocità con il solito Eddie impeccabile metronomo a sostenere la chitarra, pezzo breve e conciso il cui intento probabilmente è scaldare l’ascoltatore per la furoreggiante “The Cursed Track”, il pezzo + lungo dell’EP, che segue uno schema contrario rispetto alla traccia precedente, qui infatti si parte decisamente più veloci per poi farsi ipnotizzare da quei rallentamenti sincopati che sembrano essere un tema ricorrente nel sound dei Southern Drinkstruction, decisamente sugli scudi la prestazione di Bastard che qui si può ammirare in tutta la sua versatilità, la sua timbrica di forte stampo Phil Anselmo varia a seconda dei casi in growl o in scream facendo di lui il protagonista principale della traccia.
“Suck Duck Truck Fuck” è il momento più scanzonato e godibile, 2.35 min di thrash misto a southern rock alleggeriscono l’atmosfera e rendono più netto il contrasto per il successivo e conclusivo pezzo omonimo: lo scenario qui cambia totalmente, diventando plumbeo, funereo, dalla chitarra di Ordnal fuoriesce un suono doom ed esasperato che trascina con se una sensazione di inquietudine ed abbandono, su cui si stagliano urla disperate e colme di pathos; quando sembra che stia per affacciarsi lo spettro dei My Dying Bride a chiudere mestamente l’EP, ecco che inaspettatamente il pezzo deflagra in un’esplosione tanto veloce quanto incazzata di bellissimo thrash panteriano! Una sorpresa che chiude questo “Southern Drinkstruction” al meglio.
Non c’è che dire, questa band romana ha ottime qualità e altrettanto buone idee, si può trovare del thrash, dell’heavy, del southern rock fino anche al doom, non poco per soli 5 pezzi, e l’ottima produzione è un ulteriore valore aggiunto per poterne fruire al meglio.
L’Ep offre sicuramente molte buone speranze da riporre in questo gruppo, che adesso però è chiamato a confermarsi, magari con un full-lenght, per ora però l’antipasto è molto buono, aspettiamo con ansia che si passi alla prima portata!